Studio Rag. Emanuela Peccatori
PIGNORAMENTO SU CONTO CORRENTE
Dal 1° Luglio sarà possibile senza procedimento giudiziario

Il nuovo ente strumentale dell' Agenzia delle Entrate - Agenzia delle Entrate Riscossione - che sostituirà Equitalia, con decorrenza dal 1° Luglio 2017, potrà accedere alle banche dati INPS e potrà pignorare i conti correnti in maniera diretta senza alcuna autorizzazione del giudice.
In effetti, dal 1° Luglio, l' Agenzia delle Entrate che incorporerà l' attuale Equitalia potrà consultare l' Anagrafe tributaria e procedere al pignoramento dei conti correnti senza attivare nessuna procedura di autorizzazione, inoltrà avrà accesso alle banche dati INPS per acquisire tutte le informazioni relative ai rapporti di lavoro per procedere al pignoramento degli stipendi, indennità, ecc. Questo è quanto sancito dal D.L. 193/2016, convertito nella Legge n. 225/2016.
Analizzando approfonditamente la questione, dal 1° Luglio scomparirà l' ente di riscossione Equitalia e prenderà il suo posto un ente strumentale all' Agenzia delle Entrate di carattere pubblico ma economico, sotto il controllo diretto del Ministero dell' Economia e delle Finanze. Il nuovo ente succederà a titolo universale in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, nonchè in tutti i giudizi processuali in cui è parte Equitalia, diventerà Agente della Riscossione e sarà dotato di tutti i poteri previsti dal D.P.R. 602/73.

Cartelle esattoriali e pignoramento
Nella procedura ordinaria, il creditore per per soddisfare il suo credito, nel momento in cui intendo attivare il pignoramento del conto corrente presso un istituto bancario, che rappresenta il terzo, deve essere autorizzato dal tribunale.
Discorso e procedure cambiano se il creditore è il Fisco. In questo caso, non è richiesta l' autorizzazione del giudice, il procedimento è disciplinato dall' art. 73-bis del D.P.R. 602/73. L' Agenzia delle Entrate Riscossione dopo aver notificato la cartella di pagamento, decorsi i 60 giorni dalla notifica, potrà procedere senza alcuna autorizzazione al pignoramento del conto corrente. Nella prassi l' ente di riscossione notifica l'atto di pignoramento in primis all' istituto bancario e successivamente al debitore, invitando quest' ultimo a pagare l' importo entro 60 giorni, se il debitore non assolve al pagamento, il Fisco richiederà alla banca di versargli l' importo senza attendere alcuna autorizzazione del tribunale.

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